sabato 31 dicembre 2022

L’effetto delle vacanze di Natale e di fine anno sullo stoccaggio del gas in Europa

 La situazione giornaliera del gas stoccato in Europa può essere sintetizzata con due numeri: 

  1. il valore in percentuale del volume di gas immagazzinato rispetto alla massima capacità di immagazzinamento dei campi.
  2. la quantità di gas estratto (Daily withdrawal , espresso in GWh/Day e per convenzione indicato con numero positivo)  dai campi oppure iniettatovi del giorno. 

L'ellisse dei punti

Se plottiamo le coppie di questi due numeri di tutti i giorni dell’anno su un diagramma cartesiano vediamo che grosso modo delineano una ellisse.




Anomalia dell'ellisse

Tuttavia questa ellisse mostra una evidente “anomalia”  dove si trovano i punti che coincidono con il periodo delle festività invernali. Questo periodo evidenzia una minor richiesta di gas stoccato, nonostante si trovi all'inizio del periodo più freddo dell’anno.

Questa esigenza di minor disponibilità di gas in rete può essere spiegata con una minor richiesta energetica da parte delle industrie chiuse per festività e vacanze collegate e ridotto o mancato riscaldamento di edifici pubblici (quali scuole per esempio), anch’essi chiusi per le medesime ragioni.

Credo che questa anomalia stagionale sia un fattore da tener presente nel valutare e estrapolare correttamente la resilienza delle attuali riserve di gas in Europa dal prossimo gennaio fino a aprile, ottimisticamente stimata in base  ai risparmi del consumo dovuto alle maggiori temperature riscontrate all’inizio di questo inverno in Europa.


martedì 15 novembre 2022

Schema della geologia dell'Italia

Caratteristiche della geologia italiana

La geologia dell'Italia è molto complicata (se mi si passa il termine), la sua forma attuale è il risultato di una complessa geodinamica mediterranea, che ha coinvolto tante porzioni di litosfera (non mi viene di chiamarle microplaccche) che hanno interagito tra loro, principalmente sotto azione di spinte compressive. 

E' anche evidente che in certe aree per l'assetto attuale ha giocato il suo ruolo una forte subsidenza, sviluppatasi in particolare nel periodo plio-pleistocene, e ancora presente. 

A  rendere più complesso il panorama geologico vi è l'attività vulcanica, unica nell'Europa continentale. 

Poster geologico

Anni fa, per spiegare ai colleghi non italiani le problematiche della geologia italiana e anche i differenti plays per la ricerca di idrocarburi,  creai alcuni poster sull'argomento, facendo un collage di mappe e sezioni geologiche disponibili a quel tempo (circa anno 2000), per dare un'idea riassuntiva di queste tematiche

Essendomi rispuntato sullo schermo uno di questi poster, muovendomi tra file persi e ritrovato, lo propongo in rete, con possibilità di download, per quanto alcune immagini certamente siano datate, poiché nel tempo intercorso tra la sua creazione ad oggi, non ho visto pubblicato niente  di simile.

Schemi della geologia italiana
Immagine ridimensionata (per l'originale vedi sotto)



Mi piacerebbe ricevere commenti costruttivi e magari generare un'iniziativa affinché qualcosa di simile e migliore venga prodotta e messa in rete a disposizione di tutti.

Immagine geologia italiana con file originale

Immagine originale per il download


giovedì 27 ottobre 2022

CONSIDERAZIONI SULLO STOCCAGGIO DEL GAS IN EUROPA

Con l'inverno alle porte e l'approssimarsi dell'accensione del riscaldamento degli edifici, può essere interessante osservare e confrontare le attuali dinamiche del riempimento dei depositi europei di stoccaggio del gas e confrontarle con quanto è avvenuto negli 10 anni passati.

Premessa necessaria per chi non è addentro nel settore: il gas che arriva in Europa viene stoccato, ossia pompato nel sottosuolo,  approssimativamente ogni anno da inizio aprile a fine ottobre, periodo in cui la disponibilità di gas sul mercato è superiore al suo consumo, da cui viene estratto e messo sul mercato nei rimanenti mesi freddi dell'anno, quando la richiesta di gas supera quella del volume del gas  in arrivo coi gasdotti ( e rigassificatori) sommato a quello del gas estratto dai giacimenti europei.

Andamento del riempimento dei siti di stoccaggio europei, nel corso degli anni dal 2011, espresso in percentuale di volumi di gas immagazzinati rispetto alla capacità massima di stoccaggio.


Il gennaio 2022 è iniziato con i volumi  minimi di gas disponibili nei siti di stoccaggio rispetto a quelli degli agli anni precedenti, questo perché la ricarica estiva dei siti in previsione dell' inverno 2021/22 é stata la più bassa degli ultimi 10 anni, inferiore di circa il 10% rispetto la media, i siti erano stati riempiti per meno del 80% della loro capacità di immagazzinamento! Per tutto lo scorso gennaio e febbraio le scorte di gas in stoccaggio sono state le minime degli ultimi 10 anni, dopodiché la situazione è leggermente migliorata, complice forse il riscaldamento climatico e alcune azioni di risparmio decise a seguito della crisi  conseguente l'aggressione contro l' Ucraina.


Verso metà marzo 2020 si è scesi al minimo delle scorte, con i siti contenenti poco più del 25% di gas rispetto alla loro massima capacità, il peggior risultato, dopo quello del 2018. Osserviamo che, nello stesso periodo dell'anno, nel 2020 le scorte di gas arrivavano a coprire circa il 55% della capacità di stoccaggio, grazie anche ad una ricarica da record avvenuta nell'estate autunno 2019. Incidentalmente il 2020 é stato l'anno in cui i livelli di stoccaggio si sono mantenuti ai massimi livelli da gennaio fino a ottobre 2020 quando è iniziato un più deciso drastico sfruttamento di questo gas rispetto agli anni passati e ad una minor ricarica nello stoccaggio.


Andamento giornaliero dei volumi di gas estratto (net withdrawl), dal 2011, espressi in GWh/d (GigaWatt /ora equivalenti per giorno). Nella stagione di ricarica questi volumi ovviamente sono negativi, indicando i valori di gas iniettato.

La ricarica estiva di quest'anno, che ormai si sta concludendo, ha superato del 90% la capienza dei siti, ma difficilmente eguaglierà i valori da record raggiunti nel 2019.


In sostanza affrontiamo il prossimo inverno con buone scorte di gas, ma si è fatto di meglio e in anni in cui non ci si poneva il problema di avere scorte di gas per timori di scarsità di approvvigionamenti. Il deterioramento, o se preferite il mancato miglioramento del riempimento dei siti di stoccaggio è antecedente sia all'ultima crisi dei prezzi che al blocco del gas russo. Forse il gas è stato considerato una commodity per la quale non valeva la pena far magazzino. 


Da questo quadro mi sembra risulti che sia desiderabile una politica europea che vigili maggiormente e proattivamente sull'andamento di queste scorte di gas, con una visione a largo respiro e con un filino in meno di liberismo nel laissez faire ai singoli gestori dei siti di stoccaggio.


L' Europa dovrebbe ricordarsi maggiormente che la necessità di avere una scorta energetica funzionale all’economia è stata uno dei motori che hanno iniziato la spinta verso l'Unione Europea con la creazione, 70 anni fa, della CECA, la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.

 



venerdì 1 maggio 2020

L'andamento della pandemia di Covid 19 rispetto l'età media e la fertilità delle popolazioni nel mondo

Ogni giorno siamo sottoposti a numeri e grafici sull'andamento della pandemia in Italia e pochi altri dati sulla situazione pandemica in qualche nazione, del resto del mondo nulla. Considerando che l'andamento della pandemia avrebbe superato il picco, almeno nell'emisfero settentrionale, è possibile fare altre osservazioni di più largo respiro, a carattere globale, sugli aspetti di questa pandemia. Non fosse altro per vedere meglio come si posiziona l'Italia rispetto al resto del pianeta e se da queste osservazioni si possano anche ricavare altre considerazioni.

Andamento dei decessi rispetto all'età media delle popolazioni e alla loro fertilità 

L'andamento dei decessi, rispetto all'età media delle popolazioni e alla loro fertilità, osservato nella globalità delle 154 nazioni che contano più di un milione di abitanti, mostra aspetti interessanti. (*)
Grafico Persone decedute morte nelle singole nazioni di tutto il mondo a causa Covid 19 rispetto all'età media della popolazione di ogni nazione
Età media della popolazione rispetto al numero di persone decedute (plottato in scala logaritmica)

E' evidente che il numero dei morti

domenica 26 aprile 2020

L’ elio: una risorsa naturale poco nota


La posizione dell'Elio, in testa alla colonna dei gas nobili, a destra nella tavola periodica degli elementi chimici
Posizione del gas nella Tavola Periodica degli elementi
L'elio primo gas nobile nella tavola periodica degli elementi chimici, nel nostro pianeta  è naturalmente presente nella forma di  gas, solitamente è poco conosciuto e scarsamente considerato nelle discussioni e valutazioni sulla disponibilità e sfruttamento delle risorse terrestri.  

I palloncini colorati di gomma riempiti d'elio che volano per la leggerezza di questo gas
I palloncini di gomma riempiti d'elio

Utilizzo dell'elio

Tuttavia oggi è un gas il cui utilizzo è divenuto indispensabile in un vasto campo applicativo, che va  dalle sofisticate apparecchiature medicale di risonanza magnetica (RMI), ai superconduttori, all'industria criogenica, oltre a gonfiare i palloncini di gomma, quest'utilizzo è oggi deprecato, da molti osservatori,  come causa di sperpero di una risorsa naturale non soltanto non rinnovabile, ma anche a rischio d'esaurimento nel breve termine.

Diffusione del gas in natura

Per quanto nell'universo l'elio sia il secondo elemento più abbondante, dopo l’idrogeno da cui è prodotto per fusione nucleare nelle stelle, sulla Terra è molto scarso, per cui costituisce una risorsa  naturale limitata, non rinnovabile e forse la più facilmente esauribile, tra le risorse naturali attualmente sfruttate, per le sue limitate riserve.

Campione di roccia mostrante un mineralizzazione giallastra di carnotite, minerale uranifero da cui si origina dell'elio, entro un'arenaria
Mineralizzazione giallastra di carnotite in un'arenaria
Sulla Terra l'elio si genera durante il processo di decadimento naturale di Uranio e Torio, un processo lento, e continuo nel tempo, tuttavia le sue caratteristiche fanno sì che soltanto una infima parte di esso  rimanga conservata nella crosta terrestre e quindi sia utilizzabile per il suo sfruttamento.

Come prodotto del decadimento radioattivo, gli atomi di elio, sotto forma di particelle alfa,  si possono trovare intrappolati nel reticolo cristallino dei minerali uraniferi, quali la pechblenda, la carnotite, la monazite e la cleveite che è il primo minerale in cui questo gas

venerdì 24 aprile 2020

I moti browniani del prezzo del petrolio dopo il Black Monday


L’osservazione dell’andamento del prezzo del WTI e del Brent rispetto all'indice Dow Jones, fatta lungo la serie cronologica dal 1° gennaio 2019 aprile al 20 Aprile 2020, mostra aspetti interessanti, per una significativa differenza di comportamento riscontrabile a partire dall'ormai famoso “Black Monday” del 9 Marzo 2020.
Andamento del prezzo del barile WTI rispetto all'indice  Dow Jones dal gennaio 2019 a Aprile 2020

Fino al 6 marzo il prezzo del barile, per entrambi i greggi, si manteneva

giovedì 23 aprile 2020

Perchè il prezzo del petrolio influenza quello dei formaggi


Mercato globale

Causa la globalità del mercato, le perturbazioni sull'economia mondiale indotte dal crollo del prezzo del petrolio possono colpire settori di mercato che apparentemente hanno scarse relazioni reciproche, come è il caso del mercato caseario. 
Economia dell'industria casearia: serie storiche del prezzo del Brent, Cheddar e latte in polvere a partire dal 2009
Grafico elaborazione CLAL
Per quanto possa sembrare strano,