venerdì 1 maggio 2020

L'andamento della pandemia di Covid 19 rispetto l'età media e la fertilità delle popolazioni nel mondo

Ogni giorno siamo sottoposti a numeri e grafici sull'andamento della pandemia in Italia e pochi altri dati sulla situazione pandemica in qualche nazione, del resto del mondo nulla. Considerando che l'andamento della pandemia avrebbe superato il picco, almeno nell'emisfero settentrionale, è possibile fare altre osservazioni di più largo respiro, a carattere globale, sugli aspetti di questa pandemia. Non fosse altro per vedere meglio come si posiziona l'Italia rispetto al resto del pianeta e se da queste osservazioni si possano anche ricavare altre considerazioni.

Andamento dei decessi rispetto all'età media delle popolazioni e alla loro fertilità 

L'andamento dei decessi, rispetto all'età media delle popolazioni e alla loro fertilità, osservato nella globalità delle 154 nazioni che contano più di un milione di abitanti, mostra aspetti interessanti. (*)
Grafico Persone decedute morte nelle singole nazioni di tutto il mondo a causa Covid 19 rispetto all'età media della popolazione di ogni nazione
Età media della popolazione rispetto al numero di persone decedute (plottato in scala logaritmica)

E' evidente che il numero dei morti
sembra che cresca maggiormente nelle nazioni aventi un'eta media maggiore, come ci si deve attendere da una malattia di cui si è accertato che colpisca con effetti più gravi le persone più anziane. Il numero dei decessi si mantiene sotto il migliaio nelle nazioni con popolazione avente un'età media inferiore ai 30 anni, e può crescere, ma non è detto che ciò avvenga, nelle nazioni con un'età media maggiore. 
In questa prospettiva l'Italia, che ha un'età media della popolazione di 47 anni, allo stato odierno, si trova al triste vertice della nuvola di punti data dalla combinazione di decessi ed età media. La Cina (38 anni di età media) ha meno decessi, e si trova entro la nuvola del trend generale, mentre gli USA sembrano avere un eccesso di morti, considerando che sono caratterizzati anch'essi da un'età media di 38 anni, decisamente meglio posizionata la Germania che con un'età media di 46 anni ha denunciato un numero di deceduti pari ad un quarto dell'Italia.

Andamento dei decessi rispetto alla all'indice di fertilità

Ancor più deciso è l'andamento dei deceduti rispetto alla fertilità, ossia il tasso di natalità delle popolazioni.
Analisi demografica: Grafico della fertilità della popolazione in ogni paese del mondo rispetto al numero di  morti per Covid 19 nello stesso paese
Fertilità media della popolazione rispetto al numero di persone decedute (plottato in scala logaritmica)


Tutte le nazioni con il  numero di morti superiore a mille hanno un indice di fertilità che non supera il valore di 2.4, e tra queste troviamo l'Italia, la Cina, gli USA e la Germania. 
Anche in questa area con bassa natalità vi sono nazioni con uno scarso numero di morti ed un indice di bassa fertilità, mentre la mortalità nelle nazioni con una fertilità superiore a 4 è sempre bassa, almeno fino ad oggi.

A latere di queste osservazioni, pur facendo la tara sulla corretta validità statistica di tutti i numeri utilizzati, sopratutto per quanto riguarda la correttezza dei numeri dei paesi meno sviluppati, sembrerebbe che l'impatto del coronavirus possa essere differenziato fra aree geografiche, in funzione delle condizioni generali della demografia della popolazione.

Questo può essere un dato importante per valutare l'impatto dell'epidemia nel continente africano, caratterizzato da aree con una popolazione  giovane e in forte crescita, questo potrebbe essere minore, rispetto a quanto temuto. 

Ad ogni buon conto si tratta certamente di dati e osservazioni da rivedere, per un eventuale conferma fra una stagione.


(*) I dati statistici, poi elaborati, sono quelli  presenti in data 1 Maggio 2020, nel sito  https://www.worldometers.info/ 

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